L’attività della Pubblica Assistenza della Spezia non si è mai fermata, ma di certo non è proseguita senza difficoltà. Il caro energia pesa molto: i costi sono aumentati di 40mila euro e adesso alcuni servizi alla persona e quello di pronto soccorso sono a rischio stop.
Questo è emerso all’assemblea dei soci tenuta il 28 novembre dove è stato approvato il bilancio: nel corso della riunione si è parlato anche di nuovi percorsi da intraprendere nel 2023 per sostenere l’impatto della legge regionale sui servizi funebri, che rischia di dare una stangata alle entrate della PA spezzina. Il ricavato da questo tipo di servizi, infatti, ammonta al 71,87 percento degli introiti totali, i quali coprono la maggior parte degli altri servizi garantiti alla popolazione.
Il presidente Tiziano Battaglini spiega: “Il 2022 ha messo in evidenza quanto la comunità veda nella Pubblica Assistenza un porto sicuro. Il 2023 si prospetta un altro anno complesso per l’impegno che ci onoriamo di portare avanti sul territorio e per la sfida che abbiamo deciso di intraprendere per evitare che la legge regionale sui servizi funebri si abbatta su di noi – e ancora – tra le azioni del consiglio siamo riusciti a raggiungere una proroga, ma ora mancano solo 8 mesi“.
Ma all’assemblea non sono mancate anche le belle notizie: sono state consegnate gratuitamente quasi 2mila spese e garantiti più di 3mila 600 trasporti sanitari. Aumenta anche il numero delle famiglie assistite, sono diventate 125. Tra il 2021 e il 2022 sono state distribuite 5mila 200 spese, forniti almeno 2mila pasti notturni e portati a termine di 8mila trasporti ordinari.
Il presidente Battaglini conclude: “Lavoreremo con tutte le nostre forze in primis ribadendo l’assunzione di impegno alle istituzioni territoriali che dovranno farsi carico dei servizi che non potremo più assicurare alla cittadinanza. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per invertire la rotta“.