Udinese Spezia, le pagelle: Nzola mattatore del match, bene Agudelo sulla trequarti

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2-2 al termine del primo match di Semplici sulla panchina dello Spezia. Aquilotti coraggiosi e all'arrembaggio alla Dacia Arena: Nzola mostruoso, bene Agudelo. Da rivedere la difesa

La prima partita dello Spezia con mister Semplici in panchina è terminata con uno spettacolare pareggio per 2-2 alla Dacia Arena. Contro l’Udinese gli aquilotti hanno disputato una prova di grande carattere malgrado il campo difficile e un avversario molto ostico sulla carta. Eccellente l’impatto del rientrante Nzola, grande protagonista con una doppietta, bene anche la batteria di centrocampisti. Da rivedere il reparto difensivo, ancora troppe disattenzioni punite dagli attaccanti d’alto livello dell’Udinese. Nel complesso, le sensazioni lasciate dal match giocano in Friuli lasciano davvero ben sperare in vista dello scontro salvezza col Verona. Ecco i voti delle pagelle:

Nzola: 10; c’erano tanti interrogativi sul centravanti angolano chiamato a rientrare in piena efficienza dopo l’infortunio che l’ha tenuto fuori negli ultimi due mesi. Nzola ha risposto presente con una prestazione maiuscola nella quale ha subito segnato al rientro. Micidiale in zona d’attacco e infallibile davanti alla porta, il primo gol con cui si sblocca dopo pochi minuti dal fischio d’inizio è un autentico gioiellino. Senza di lui lo Spezia si è fermato, solamente due i gol segnati dal reparto offensivo aquilotto nelle ultime 5 partite che è valso la miseria di un singolo punto nel pareggio di Empoli. Il rientro del bomber angolano può essere il punto di svolta cruciale in vista dello scontro salvezza col Verona.

Agudelo: 7; lo schieramento sulla tre quarti gli ha fatto bene, ma non è solo l’assist per Nzola sul secondo gol ad aver reso il bilancio positivo. Il centrocampista finalmente ha iniziato a scegliere bene i tempi della giocata passando palla al momento giusto e facendo passaggi chiave vicino all’area avversaria. Troppo spesso le sue eccellenti capacità di dribbling e possesso palla venivano miseramente vanificate da possessi palla troppo prolungati e ostinati che costavano alla squadra sia la perdita del tempo di gioco che di palloni sanguinosi.

Verde e Gyasi: 6; tanta quantità e sacrificio per legare il gioco tra centrocampo e attacco, ma poca concretezza davanti alla porta.

Bourabia ed Ekdal: 6,5; partita di carattere da parte della nuova coppia della mediana aquilotta. Nel 4-2-3-1 di semplici il marocchino e l’ex Sampdoria devono fare da diga di fronte alla difesa per fermare gli attacchi avversari e recuperare palloni. Compito portato avanti egregiamente, è proprio Ekdal a portare al primo gol di Nzola dopo un eccellente recupero in mezzo al campo.

Reca e Amian: 6; nel 4-2-3-1 di Semplici sono chiamati a spingere sulle fasce, compito che fanno di mestiere. I problemi maggiori si verificano però in fase difensiva quando bisogna contenere le incursioni di Udogie e Pereyra sui lati, con i due laterali spezzini impossibilitati a chiudere con efficacia perché troppo avanzati e i centrali esposti alle incursioni sui fianchi dei friulani. Nel finale Semplici opta saggiamente per la difesa e 3 portando così a casa il punto.

Nikolau e Ampadu: 5,5; sono soprattutto loro due a pagare il prezzo dello stile di gioco di Semplici, le spinte di Reca e Amian li lasciano spesso esposti alle incursioni dai lati e dalla tre quarti dell’Udinese. L’ingresso di Caldara nel finale aiuta a proteggere la conquista del punto.

Dragowski: 6; il voto del polacco è la media del voto tra i due straordinari salvataggi (il secondo sulla rovesciata di Beto a pochi metri dalla porta è incredibile) e la pessima uscita a pochi minuti dalla fine che stava per regalare il 3-2 all’Udinese.

Shomurodov, Maldini e Kovalenko: 5; dovrebbero entrare per far rifiatare lo Spezia ma si rivelano sostanzialmente inutili. In particolar modo l’uzbeko, protagonista in positivo nei primi match con un buon contributo tecnico, si rivela essere particolarmente deludente col suo ingresso in campo al minuto 64. L’attaccante arrivato dalla Roma non riesce a tenere un pallone nel momento di apnea finale della squadra, con gli aquilotti che necessitano di rifiatare di fronte agli attacchi dell’Udinese. Serve ben altro viste le aspettative sul giocatore.

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