Il rinforzo tanto atteso del mercato invernale è stato presentato al pubblico e ai giornalisti questa mattina. Joao Moutinho è un classe 1998, cresciuto nel settore giovanile dello Sporting Lisbona: ha un gioco positivo e dinamico, un reparto importante per la fascia sinistra.
Lo ha descritto questa mattina dal chief Football Officer del Club Eduardo Macia, che aggiunge: “Joao è il nostro primo acquisto del mercato invernale, è stata una trattativa portata avanti in largo anticipo, per migliorare le caratteristiche propositive di questa squadra. Voglio ringraziare innanzitutto Joao per la scelta, convincere un giocatore non è mai facile e devo dire che lui ha creduto fin da subito nel progetto che gli abbiamo proposto. Poi voglio ringraziare la squadra: stiamo facendo molto bene, cercando di andare avanti con un’ambizione incredibile nel nostro percorso, facendo anche risultati”.
La parola è poi passata a Joao Moutinho: “Dopo il settore giovanile con lo Sporting, mi sono trasferito negli Stati Uniti molto giovane, all’età di 19 anni. È stata una bella opportunità per me, che mi ha permesso di crescere e di completarmi come calciatore. Il mio sogno però era di tornare a giocare in Europa, per approdare in un grande campionato, quindi non appena mi è capitata l’opportunità di arrivare a Spezia ho deciso di accettare il progetto di questa società”.
E ancora: “Nella mia carriera ho sempre giocato da laterale basso, ma a volte ho ricoperto anche il ruolo di ala offensiva e posso dire di essermi trovato bene in entrambe le posizioni. A Orlando ho giocato per due anni con Pato, è un mio grande amico e quando ho avuto l’opportunità di arrivare in Italia gli ho chiesto un parere e lui ha subito appoggiato questa scelta, dicendomi che la Serie A è un campionato fantastico in cui sarei potuto crescere e migliorarmi ancora”.
In chiusura di presentazione, la parola è passata infine al direttore Stefano Melissano che ha fatto il punto sulla strategia di mercato che la società ha adottato fin qui: “Dall’arrivo di Eduardo Macia abbiamo iniziato un percorso che ha un’identità precisa: portare la squadra ad avere un livello superiore di alternative, non numeriche, ma qualitative, per formare una squadra che possa determinare sul campo con ottime prestazioni. Il nostro obiettivo è riuscire a giocare alla pari con squadre forti, come già accaduto con Atalanta e Fiorentina”.