Lo Spezia in crisi atletica a di risultati ospita la capolista al picco. Il Napoli di Luciano Spalletti è una macchina da guerra: miglior attacco, miglior difesa e primo posto in classifica mai messo in discussione. Un dominio della Serie A incontrastato e assoluto reso possibile da una rosa ben strutturata guidata da un grande ex, storicamente legato alla piazza spezzina, nella quale ha militato come giocatore per 4 stagioni.
Proprio il tecnico toscano è stato artefice della piena maturazione agonistica della piazza partenopea dopo diverse stagioni deludenti. Spalletti al suo primo anno ha riportato il Napoli in Champions sfiorando lo scudetto. Nella stagione attuale il Napoli guidato dall’allenatore toscano è maturato definitivamente totalizzando 53 punti su 60 disponibili grazie a 17 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta; grazie ai 13 punti di vantaggio sulla seconda accumulati nel solo girone d’andata, il Napoli tiene lo scudetto tra le proprie mani. Tra le poche squadre capaci di opporre resistenza al Napoli in questo girone c’è stato lo Spezia. Nel match al Maradona gli aquilotti di Luca Gotti sono riusciti a inchiodare i partenopei sullo 0-0 per oltre 90 minuti prima di essere trafitti allo scadere da Raspadori; una sconfitta 1-0 di cui c’è poco da vergognarsi.
Alla luce dello svolgersi del campionato, lo Spezia può dire d’essere uscito a testa altissima dal Maradona vedendo il rendimento assurdo che il Napoli ha tenuto nel resto del campionato. Solamente Fiorentina, Lecce e Inter sono sopravvissute all’incontro con i partenopei mentre le altre squadre sono state spazzate via senza storia. Kvaratskelia e Osinmeh sono i due uomini simbolo della cavalcata del Napoli: la rivelazione georgiana ha portato il panico tra le difese del campionato italiano stupendo tutti mentre il centravanti nigeriano è capocannoniere della Serie A con oltre 14 centri.
Ma c’è una batteria di giocatori che gli fanno da gregari che aumentano enormemente la potenza di fuoco del reparto offensivo partenopeo come Simeone, Raspadori, Elmas, Zielisnki e Lozano. Il trio Caldara, Nikolau e Amian avrà da vivere 90 minuti davvero molto complicati. Non solo per i difensori, ma anche per l’attacco aquilotto sarà un match molto duro con un debutto di fuoco per l’uzbeko Eldor Shomurodov che dovrà provare a scardinare la migliore difesa del campionato. La coppia di centrali d’acciaio fatta dal coreano Kim e dall’albanese Rahmani pare essere un ostacolo troppo grande per l’attacco aquilotto che non segna da 2 partite. Lo Spezia è orfano di Nzola, Bastoni, Holm, Zurkowski e Moutinho. Questo è probabilmente il momento più difficile a livello agonistico per la stagione dello Spezia e l’impegno contro il Napoli sulla carta è davvero proibitivo.