“La volontà dei giovani di essere parte del cambiamento e dello sviluppo che sta coinvolgendo Sarzana è straordinaria e rappresenta, per la nostra comunità, un’opportunità da non perdere. I giovani di oggi non stanno vivendo tempi normali: gli viene chiesto di trovare la loro strada nel mondo nel mezzo di crisi epocali. Meritano rispetto, considerazione e spazio“. Così esordisce la sindaca di Sarzana Cristina Ponzanelli, che risponde alle nuove generazioni che hanno portato un documento firmato da 300 ragazzi sul sostegno alla candidatura.
Sempre lei prosegue: “Il ruolo più importante in una democrazia non è quello del presidente o del sindaco, ma quello del cittadino. Il cambiamento accade perché i cittadini si mobilitano, com’è stato nel 2018. Un solo giovane che vuole mettersi in gioco per una città è una ricchezza, figuriamoci trecento. Vorrei ringraziare, da parte dell’intera comunità, chi ha vent’anni e non vuole delegare le proprie scelte ma partecipare. In questi anni abbiamo pensato più ai prossimi decenni che ad una sola legislatura, avviando cantieri epocali come la nuova scuola dei sarzanesi dei prossimi 100 anni o rivoluzioni infrastrutturali che interi quartieri e lo sport cittadino aspettavano da troppo tempo: che questo approccio sia stato apprezzato è fonte di grande soddisfazione“.
E aggiunge: “I giovani devono essere parte del processo decisionale e influire nelle scelte: perché queste ricadono su di loro, sul loro futuro e sul futuro dei loro figli. In passato sono state appesantite le spalle dei sarzanesi per decine di milioni di euro di debiti: per guardare all’immediato è stato ipotecato domani, che è il nostro oggi. Oggi vogliamo cambiare, e per farlo non bastano dichiarazioni invecchiate dal passato ma cambiare l’approccio alla politica. I giovani saranno la spina dorsale della proposta politica di domani, questa è una certezza. Quando sentiamo che i giovani non vanno a votare, dobbiamo capire che è il fallimento di un’intera classe politica, e dico a loro: non consentite che siano soltanto i vostri genitori o i vostri nonni a scegliere per voi il mondo nel quale vivrete. Sarzana è vostra, tanto quanto è loro, e la dobbiamo costruire insieme. Avrete lo spazio che meritate.”