Il progetto di via Navonella fa discutere. L’idea è quella di realizzare un centro sportivo nella zona, investendo 15 milioni di euro per costruire l’opera su 55mila metri quadri di terreno. Tale iniziativa ha già riscontrato molti no dalle file dell’opposizione, che si sono espressi più volte sulla volontà di mantenere la zona di uso agricolo.
Inoltre temono le ripercussioni sul traffico per i lavori di realizzazione e l’impatto ambientale che può avere l’opera. Azione Sarzana, però, non rientra in questa posizione e si smarca da queste dichiarazioni.
Una voce fuori dal coro né in minoranza né in maggioranza, che si pone davanti al progetto in modo realistico e analitico: “Non possiamo che guardare con attenzione alla proposta di valorizzazione di via Navonella, un territorio fino ad oggi abbandonato e che è risultato oggetto di un importante progetto di sviluppo che segue un’indagine di mercato in cui Sarzana e il nostro territorio sono guardati come terra di opportunità e di sviluppo: e questo è, prima di tutto, un fatto positivo“.
E ancora: “Un nuovo centro sportivo e lo sviluppo infrastrutturale di un’area degradata sono tutte opere importanti per la città, su cui non ci si può porre contro a prescindere. Non importa chi porterà a termine il progetto, né tantomeno il colore dell’amministrazione che oggi o domani governerà la Città: Azione per forma mentis e per valori è assolutamente ben disposta a dialogare, capire e contribuire trasversalmente con chiunque possa portare migliorie a Sarzana o al territorio provinciale“.
Proseguono i calendiani: “A priori non si può essere contrari alla realizzazione di un centro sportivo che, nel complesso, potrebbe riqualificare la zona e costituire un indotto positivo per il territorio da un punto economico, sociale e occupazionale, oltre a migliorare l’offerta sportiva e di tempo libero per il pubblico“.
In ultimo: “Vorremmo, ovviamente e prima di esprimere un giudizio favorevole o contrario, comprendere dagli investitori la sostenibilità economica e gestionale del progetto per capirne le prospettive nel lungo periodo, quale interesse pubblico soddisfino gli interventi proposti e quali esigenze del territorio accolgano“.