Ecco alcune segnalazioni che sono arrivate alla Lista Sansa, opposizione in consiglio regionale:
“Nella mia famiglia c’è una grave familiarità per il tumore al colon retto. Per questo sono costretta a fare controlli frequenti. È una questione di vita o di morte. Ma quando la settimana scorsa ho chiamato il call center della Regione mi hanno detto che nella mia Asl l’esame non era nemmeno prenotabile“.
“Il mio medico mi ha prescritto una mappatura dei nei almeno una volta all’anno perché sono una persona che rischia di sviluppare un melanoma. Purtroppo, però, nella mia Asl questo tipo di analisi semplicemente non è prenotabile. Non è nemmeno una questione di tempi di attesa. Non si può e basta. Per questo sono stato costretto a ricorrere alla sanità privata con un costo di oltre 100 euro. Ma chi non può permetterselo cosa deve fare?”.
Dopo un dibattito in una conferenza stampa organizzata per affrontare l’argomento, la Lista si espone e lancia l’allarme:
“Queste sono soltanto due tra decine di segnalazioni che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane. Qui si va oltre il gravissimo problema delle attese interminabili per effettuare le analisi. Qui si parla di prestazioni negate.
Parliamo di due forme tumorali estremamente diffuse: il tumore al colon è il secondo più diffuso (49mila casi l’anno in Italia e 1.750 in Liguria) e tra i più insidiosi. Mentre per il melanoma – patologia estremamente grave – parliamo di 7mila casi l’anno e di 500 nella nostra regione.
Ma c’è un elemento essenziale: entrambi questi tumori possono essere prevenuti. Scoprirli per tempo può fare la differenza, può portare alla guarigione.
Insomma, il Sistema Sanitario della nostra Regione non garantisce prestazioni cui i cittadini hanno diritto“.