Si è tenuto ieri sera in Sala della Repubblica a Sarzana il terzo e penultimo incontro programmatico di “Sarzana, Insieme” dedicato ai temi di “Storia, Cultura e Turismo”. “Questa sera ragioniamo sulla necessità di una fase nuova di crescita di Sarzana – ha esordito Renzo Guccinelli, candidato sindaco per il centro sinistra – che tenga conto del grande potenziale della nostra città”.
La serata ha preso le mosse dalla storia socio-economica di Sarzana che dal dopoguerra ha vissuto due fasi di grande crescita: una prima fase nell’immediato dopoguerra fino agli anni ’60 quando prevaleva l’agricoltura e l’industria, e una seconda dagli anni ’70, basata sul commercio e l’artigianato, sul terziario e sui servizi pubblici. “È in questi anni che il centro storico di Sarzana ha vissuto una forte crescita che è andato di pari passo con la sviluppo delle attività commerciali. Oggi assistiamo invece a una fase calante: è sotto gli occhi di tutti quanto Sarzana sia stata depauperata dal punto di vista dei servizi, del tessuto commerciale che non ha retto di fronte alle nuove abitudini di consumo. Sono invece cresciuti i territori intorno, e altre città sono diventate più competitive e attrattive, mentre Sarzana è rimasta ferma”.
Le critiche all’amministrazione attuale non si fanno attendere. “Pare negare le criticità. Basta girare per il centro per vedere fondi chiusi, poca gente in giro. Sul commercio, oggi in difficoltà, bisogna rilanciare un metodo che funzionava anni fa, ricucendo i rapporti tra il Comune, i commercianti e le loro rappresentanze costituendo un tavolo permanente per comprendere le difficoltà degli operatori del settore e trovare soluzioni. Un’altra critica che muovo all’amministrazione attuale è la totale mancanza di visione, ho il dubbio che non si ponga neppure il problema di progettare la Sarzana del futuro”.
Nel corso della serata Guccinelli ha ribadito più volte la necessità di ripartire dai punti di forza della città di Sarzana. “I cardini intorno a quali deve avvenire la rinascita di Sarzana sono la sua storia commerciale di grande qualità; la produzione artigiana ugualmente d’eccellenza; la posizione geografica che è già di per sé un elemento di forza, ponendosi tra le Cinque Terre e il Parco dell’Appennino; il suo patrimonio artistico e culturale, invidiabile per una città di queste dimensioni”.
Per Guccinelli un modello di sviluppo e di crescita è dunque possibile affiancando al commercio, all’artigianato e al terziario quattro semplici voci: turismo, cultura, territorio e ambiente, legati a doppio filo l’uno con l’altro e sempre più centrali nella sensibilità collettiva. “Sarzana dovrà essere più facilmente accessibile, dovrà recuperare il decoro e l’eleganza di un tempo, dato che oggi appare disordinata, basta pensare al mercato settimanale dove i banchi vanno via quando vogliono, a orari diversi. Oggi l’impressione generale è che ognuno faccia ciò che vuole e il risultato è una città disordinata”.
Nel suo intervento Guccinelli non ha mancato di pensare anche a un rilancio dei prodotti tipici. “Dovremmo fare i mercatini dei nostri prodotti, di quelli della Val di Magra, Val di Vara e Lunigiana, invece del mercantino piemontese o francese. Valorizziamo i prodotti locali anche per dare una mano a chi è tornato alla produzione agricola e vinicola”. E anche sul turismo Guccinelli ha le sue idee: “Stiamo sprecando un’occasione importante: Sarzana dovrebbe svolgere il ruolo di capofila del Distretto Turistico che porterebbero agevolazioni fiscali per tutte le aziende del territorio, cosa che non viene fatta. Ci tengo inoltre a dire, a proposito di turismo in questo caso balneare, che se sarò sindaco, non fermerò il progetto Marinella ma sicuramente chiederò la trasparenza degli atti! Anche sugli eventi ho le mie idee: oltre a riqualificare gli eventi storici, penso alla Calandriniana, dobbiamo creare per Sarzana degli eventi unici, magari con l’aiuto dei tanti e validi professionisti sarzanesi sparsi per il mondo, e sfruttare le fortezze con idee a lungo termine, sono Ferrari ma le stiamo usando come delle Panda. Anche i fossati andrebbero fatti vivere tutto l’anno trasformandoli in un parco urbano”.
L’ultimo incontro programmatico di “Sarzana, Insieme” è previsto per il 9 marzo sempre in Sala della Repubblica a Sarzana. Per l’occasione saranno presenti i sindaci della Val di Magra, a testimonianza che politiche di progettazione e di sviluppo complessivo siano coordinate da tavoli condivisi, che vadano oltre i singoli tavoli comunali”.