Il gruppo di Fratelli d’Italia Sarzana fa il punto sui progetti che coinvolgeranno la frazione:
“Su Marinella si profilano due scenari: la nostra visione che guarda finalmente alla frazione marina come a una terra di sviluppo e di crescita, di bellezza, di prosperità e dignità nel rispetto della sua storia, della sua vocazione agricola e del suo verde, dopo aver ottenuto finanziamenti epocali per supportarla e quella, a noi diametralmente opposta, ferma a un modello fatto di cemento e di mancanza di prospettive, che ripropone oggi, non a caso, chi porta sulle sue spalle le maggiori responsabilità politiche di questo disastro.
Noi proseguiamo convinti su questa linea, sempre più confortati dal crescente sostegno dei sarzanesi e di migliaia di cittadini che hanno già sonoramente bocciato questo vecchio sistema di potere credendo – a ragione – che finalmente un cambiamento fosse possibile a Marinella e a Sarzana.
Parlano i fatti e i numeri: 5 milioni di euro per la sicurezza idraulica della piana con il nuovo impianto idrovoro e 5 milioni per la messa in sicurezza del Parmignola. Finanziamenti che hanno risolto anche tanti errori del passato e hanno convinto i privati ad investire sulla Colonia Olivetti, dopo 40 anni di degrado e immobilità. Altri 15 milioni per il PINQuA di Marinella, che porterà alla riqualificazione della scuola, del patrimonio pubblico del borgo, delle sue reti fognarie e dell’illuminazione pubblica, a un nuovo civic center e una nuova passeggiata a mare che finalmente restituirà dignità, decoro e maggiore attrazione ad un litorale che merita finalmente di proporsi come meta turistica moderna. Un piano che si intreccia con quello di rigenerazione urbana che riduce i volumi rispetto al vigente PRG e che guarda al recupero del borgo nell’assoluto rispetto dei suoi spazi, dei suoi luoghi e del suo patrimonio storico e culturale, con la sua integrale pedonalizzazione rispetto ad oggi proprio nella visione di un rispetto maggiore della qualità dell’abitare e del vivere.
Questo è ciò che abbiamo costruito in poco più di quattro anni per i marinellesi e per il loro futuro di sviluppo e di rispetto di un’identità fino ad oggi violata.
Il comune, come sempre, resta aperto e a disposizione di tutti ma, soprattutto, di coloro i quali, senza nascondersi dietro a un troppo facile “no a tutto”, sono animati da sentimenti di affezione veri e sinceri verso il borgo, e che vogliono approfondire i progetti che guardano finalmente a trasformarla in terra di opportunità, come finalmente merita”.