Elezioni, spaccatura a sinistra: il no di Caleo a Guccinelli

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L'ex senatore Massimo Caleo vuole puntare sui giovani.

La spaccatura a sinistra è profonda. Alla vigilia delle elezioni comunali di Sarzana. Dalle colonne del Secolo XIX e La Nazione è dura la presa di posizione di Massimo Caleo, ex senatore e tra le figure più influenti del partito democratico e della sinistra sarzanese: “A Sarzana, luogo così caro alla sinistra, avviene un fatto politico eccezionale, visto che oltre 150 giovani dicono di voler esserci e assumere responsabilità. Ebbene, di fronte a questa straordinaria opportunità c’è un silenzio assordante. Un modo abbastanza singolare per interloquire con le “energie fresche” che in tanti insieme a me auspicano“.

È una presa di distanza esplicita rispetto all’autocandidatura di Renzo Guccinelli, già sindaco e assessore regionale, protagonista della politica sarzanese fin dal lontano 1975. “Più che energie fresche – prosegue Caleo – si stanno gettando le basi per un ritorno di persone con lunga maturazione alle spalle, quasi che riproporle nel 2023 possa come per incanto riannodare il rapporto nel frattempo perso con una città oggi diversa e con problemi del tutto nuovi“.


L’intervento di Massimo Caleo arriva a pochi giorni dall’ultima burrascosa direzione del partito democratico, in cui a maggioranza dei presenti ma in minoranza rispetto al direttivo (12 voti a favore su 25, 9 assenti tra cui lo stesso Caleo e 4 presenti ma non votanti) è stato votato un documento di sostegno a Guccinelli, ma al contempo critico rispetto al candidato sindaco al quale sono state ribadite le richieste da parte del partito di un esplicito riconoscimento del partito e, soprattutto, del vicesindaco senza più dare “risposte in stretto politichese”.

Ma il senatore rilancia sul campo largo includendo il M5S sarzanese di Federica Giorgi, che già ha annunciato, però, che il Movimento correrà da solo.

Richieste ancora una volta rispedite al mittente dallo stesso Guccinelli, che si ferma a dichiarare che “dare il giusto riconoscimento a una forza rappresentativa mi sembra quanto meno logico” senza mai citare il ruolo di vicesindaco. Una situazione ancora ingarbugliata, con un partito che appare ormai diviso a metà e una sua parte convinta a voler rimettere tutto il gioco per sostenere il giovane Marco Lorenzo Baruzzo e accantonare per sempre le ambizioni di ritorno in politica di Renzo Guccinelli, a cinquant’anni buoni dalla sua prima discesa in campo.

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