Dopo 6 ore di dibattito ha vinto il sì: al via il rilancio di Marinella

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Le questioni pregiudiziali sollevate dai consiglieri di minoranza non hanno fermato l'approvazione della pratica.

Da terra di fughe ed abbandoni a terra delle opportunità. Approvata a notte fonda e con il solo favore della maggioranza la pratica che presto consentirà il rilancio del quartiere di Marinella.

È stata accettata la proposta irrevocabile di vendita della Marinella Spa che cedendo edifici e terreni al Comune, del valore complessivo di 1 milione e 900 mila euro, in cambio del successivo scomputo degli oneri di urbanizzazione e diritti edificatori consentirà l’effettiva realizzazione del Pinqua con la garanzia che, insieme al progetto pubblico già finanziato da Roma con 15 milioni di euro, verrà portato avanti anche il progetto di rigenerazione urbana del borgo di Marinella proposto dalla stessa società. Un investimento complessivo di 16 milioni e 900 mila euro.


Ci sono volute quasi 6 ore di discussione, cui vanno unite un paio d’ore di sospensione del consiglio comunale per via della convocazione di una capigruppo e del parere richiesto al segretario generale sulle varie pregiudiziali sollevate dai consiglieri di minoranza, ma intorno alle 2.30 la seduta si è sciolta con l’esito sperato.

Si chiude un primo cerchio iniziato da questa legislatura dopo 40 anni di progressivo e incontrollato degradato cui è stata relegata Marinella – ha esordito il sindaco Cristina Ponzanelli durante la sua esposizione della pratica – in questi 4 anni abbiamo risolto il nodo dei nodi di Marinella, ovvero le sue criticità idrauliche. Dopo il declassamento dell’area della Colonia Olivetti abbiamo ottenuto anche quello dell’area della tenuta e del borgo che da zona rossa è passata a zona bianca. Senza questo passaggio avremmo dovuto raccontare frottole irrealizzabili invece oggi abbiamo investimenti veri, soldi veri pubblici e privati che siamo stati in grado di far arrivare a Marinella“.

Il dibattito acceso portato avanti dalla minoranza che ha sollevato prima dell’esposizione dell’ordine del giorno diverse questioni pregiudiziali puntando al suo rinvio, non ha quindi fermato l’approvazione della pratica. Nel dettaglio la consigliera Beatrice Casini (Pd) dal momento che i due piani (quello pubblico e quello privato) da approvare non erano stati precedentemente illustrati ai consiglieri ha sostenuto che il corretto iter amministrativo non sia stato seguito. La capogruppo del Movimento 5 Stelle Federica Giorgi, ha chiesto invece chiarezza su quali e quanti diritti edificatori potesse contare la Marinella Spa dal momento che tra i documenti non era presente l’allegato che specificasse questo punto.

Infine il capogruppo di In Azione per Sarzana Paolo Mione oltre a chiedere ulteriori dettagli sui beni oggetto di compravendita tra l’ente e la Marinella Spa, ha ritenuto illegittima la partecipazione alla trattativa tra le due parti del presidente del consiglio comunale Carlo Rampi.

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