Il gioco consente di accedere ad un mondo immateriale, sospeso, in cui contattare i valori profondi di una comunità. Tocatì, programma condiviso per la salvaguardia dei giochi e sport tradizionali, è stato iscritto nel Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia nel corso della 17ª sessione del Comitato del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO avvenuto a Rabat (Marocco) dal 28 novembre al 3 dicembre 2022.
Un riconoscimento prestigioso molto sentito anche alle Cinque Terre dove si pratica e si mantiene in vita il tradizionale Gioco delle Noci di Monterosso parte della rete di salvaguardia del patrimonio vivente portata avanti dal Tocatì.
Il patrimonio culturale di un luogo, infatti, non è rappresentato solo dai monumenti ma anche da un intreccio di tradizioni custodite e tramandate: espressioni orali, dialetti, pratiche sociali, riti e feste, conoscenze su natura, artigianato, mestieri tradizionali legati alla terra e al mare che valorizzano le diversità ed esprimono il senso di appartenenza. E, naturalmente, le attività ludiche come il Gioco delle Noci, segno tangibile di una comunità in cui c’è condivisione e voglia di tenere vivi i saperi locali.
Una tradizione antichissima, tutta al femminile, risalente ai romani, che si ripete ogni anno a settembre, da scoprire nel virtual tour del sito UNESCO Porto Venere Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) attraverso il racconto di Silvana Sassarini al link https://www.youtube.com/watch?v=tkTlWfDg0EE
Le regole del gioco
Scopo del gioco che si svolge tradizionalmente a settembre è conquistare il maggior numero di noci possibile. Come? Lanciando ‘il botto’, la noce più grossa e pesante. Ogni giocatore dispone una coppia di noci lungo la linea che delimiterà la guba, l’area tra la zona di tiro dei partecipanti e la fila di noci. Per stabilire l’ordine con cui tireranno i vari partecipanti si procede alla tradizionale conta ‘Min min sò’.
A turno ogni concorrente lancerà il botto: se viene colpita almeno una delle due noci affiancate si vince l’intera coppia. Se con il primo tiro non si colpisce nulla, ma viene oltrepassata la fila di noci, il giocatore ha diritto ad un secondo tiro. Nel caso invece non si colpisca nulla e la grossa noce rimanga nell’area della guba il giocatore perde il diritto al secondo tiro e deve aspettare che tutti gli altri facciano il loro gioco. Una volta conquistate tutte le noci allineate i concorrenti in guba possono spartirsi le noci presenti oppure, e diciamo la verità è quel che aspettano tutti, il giudice di gara può urlare “a rà a rà” dando il via ad una sfrenata corsa per accaparrarsi quante più noci possibili.