Mercoledì 11 gennaio, dall’apertura fino alle 17.00, sarà proiettato in loop l’ultimo spettacolo teatrale di Verde, Piccolo diario dei malanni, in versione integrale. A seguire, alle 17.00, Annalisa Maggiani, danzatrice Butoh insieme con il videomaker Mario Morleo presenterà in esclusiva Radici, un omaggio coreutico a Giacomo Verde.
Giovedì 12 gennaio, alle ore 16.30, la curatrice Anna Maria Monteverdi si incaricherà dell’ultima visita guidata alla mostra per la Società Dante Alighieri. L’evento, aperto al pubblico, prevederà anche un approfondimento dedicato a Gli archivi video di Giacomo Verde: dalla conservazione alla digitalizzazione. L’incontro vedrà il contributo di Saul Carassale, esperto di video conservazione, collaboratore della Mediateca Regionale Ligure.
“Last but not least“, venerdì 13 gennaio dalle ore 16 alle 18 il finissage con l’intervento del designer e artista visivo, Gianfranco Martinelli, e Sabatino Verde, fratello di Giacomo, chiuderanno questi sette intensi mesi di (ri)scoperta dell’artivista, net artist, attore, regista, performer, videoartista, Giacomo Verde
Per ripercorrere gli eventi dello scorso anno si ricordano: “Una vernice con musica e performance dal vivo, il 25 giugno 2022. Il re-opening del 20 luglio con una tavola rotonda sui fatti del G8 di Genova del 2001 e la proiezione del video-docu d’arte di Giacomo Verde, Solo Limoni, girato durante quei giorni di manifestazioni e proteste“.
E ancora: “Il re-opening del 9 settembre dedicato alla tecnoarte e interazione con la presentazione della ristampa del libro curato da Silvana Vassallo, e il ripristino tecnico di una tra le prime opere di arte interattiva italiana, Reperto AntropoLogico Uno Nove Nove Sette in prestito dal Museo Ma*Ga di Gallarate“.
In ultimo: “Il re-opening del 18 novembre dedicato all’intera storia teatrale di Verde dagli anni di Pontedera con Marco Paolini a quelli di Santarcangelo con il Teatro delle Albe fino all’ideazione del teleracconto e del suo speciale teatro ‘tecnologico’ presentato a ogni Festival, mostrando le molteplici esperienze creative con artisti e compagnie tra le più affermate, sia nel teatro di ricerca sia in quello dedicato all’infanzia“.
La chiusura di una mostra-evento così ricca non poteva, quindi, che prevedere ben tre giorni di finissage per riaffermare la prismatica personalità artistica di Giacomo Verde.