In due mesi sono 8 i bambini ricoverati all’Ospedale Gaslini di Genova, due dei quali provengono non dalla Liguria ma da fuori regione. La Terapia Intensiva dell’Ospedale pediatrico è sotto pressione per piccoli pazienti che si aggravano dopo aver contratto l’influenza da virus influenzale e virus respiratorio sinciziale.
Dalla nota dell’Ospedale si legge: “Le ragioni di questo aumento dei casi, e in particolare dell’aumento di quelli gravi, sono molteplici. Sicuramente un ruolo importante è legato alla scarsa circolazione virale degli ultimi due anni, resa possibile dalle misure di isolamento e di contenimento del coronavirus (utilizzo delle mascherine). La popolazione più colpita è rappresentata da bambini tra 0 e due anni, che si confrontano per la prima volta con virus ai quali non sono stati esposti gli scorsi anni. Lo stesso vale per le mamme che non hanno sviluppato difese immunitarie e che non possono quindi passarle ai neonati attraverso il latte e la placenta“.
“Le terapie intensive pediatriche del nord Italia iniziano ad essere congestionate e, a causa di questo aumento di forme gravi, la Terapia Intensiva del Gaslini ha ricevuto in queste settimane già tre pazienti da altre regioni. In un caso, sabato 10 dicembre, viste le condizioni critiche del paziente, il trasporto verso il Gaslini è stato effettuato dall’equipe di trasporto della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’Istituto. ll bimbo di 2 anni, trasportato a Genova da un’altra regione, è stabile e sta progressivamente migliorando, ma richiede ancora ventilazione meccanica. È proprio grazie a questo lavoro di rete, a cui il Gaslini si rende sempre disponibile su tutto il territorio nazionale, che è possibile garantire una risposta immediata a bambini in condizioni critiche” spiega il dottor Andrea Moscatelli, direttore del dipartimento di Emergenza e della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’ospedale G. Gaslini.