La Spezia, la Finanza sequestra 120mila giocattoli pericolosi

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La Finanza sequestra 120mila giocattoli giudicati pericolosi: sono stati fabbricati in Cina e hanno un valore di 1 milione e 200mila euro.


I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Spezia unitamente ai funzionari del Reparto Antifrode del locale Ufficio ADM, hanno portato a termine un’importante operazione in materia di anticontraffazione e sicurezza prodotti che ha evitato l’immissione sul mercato di una grossa partita di giocattoli privi dei minimi requisiti di sicurezza, eseguendo, su ordine della Procura della Repubblica, il sequestro preventivo di 122.308 giocattoli presso diversi depositi commerciali del nord Italia.

I giocattoli, del valore commerciale complessivo di oltre € 1.200.000, sono stati fabbricati in Cina e rimandavano a forme e marchi di un franchise popolarissimo nella fascia prescolare, basato su una coppia di intrattenitori; le bambole, in materiale gommoso ed elastico erano ispirate ai due intrattenitori e riproducevano le sembianze dei personaggi che animano i loro film e video reperibili sul canale “youtube”. I prodotti pericolosi erano destinati ad una capillare distribuzione nelle edicole e nei supermercati italiani da parte di una Società leader nel settore.


Auto della Guardia di Finanza della Spezia

L’analisi dei Funzionari della Dogana, coadiuvati dai militari della Guardia di Finanza, ha però evidenziato, già dalla prima verifica, una pericolosa fragilità dei prodotti. Il materiale elastico che rivestiva i personaggi, destinato ad essere maneggiato dai bambini nell’ambito del gioco, si rompeva con una minima pressione causando la fuoriuscita di una sottile polvere bianca, con il rischio di ingestione da parte degli infanti.

Il produttore e l’importatore – entrambi italiani – sono quindi stati denunciati per aver importato giocattoli recanti una falsa marcatura CE, apposta nonostante la non conformità ai requisiti di sicurezza, e come tali potenzialmente pericolosi.



La consueta sinergia operativa tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane ha consentito una volta di più di porre una barriera all’ingresso sul territorio di prodotti pericolosi, reato di particolare gravità quando si tratta di giocattoli destinati ai bambini più piccoli che possono ingerire parti dei loro componenti.

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