I tre uomini fermati e denunciati fanno tutti parte dello stesso nucleo famigliare ed erano ben organizzati. Gli uomini dell’Arma li seguivano da tempo e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri della Spezia è riuscito a fermarli in auto e a porre fine alla loro attività di criminali.
La banda, un 44enne, un 21enne e un 24enne si fingevano operatori dell’acqua o della luce e, con quella scusa, si introducevano nelle abitazioni e, piuttosto che operare, rubavano oggetti e denaro dalle abitazioni delle vittime.
I Carabinieri li hanno seguiti e fermati a Luni, con un’operazione combinata che ha dato esito positivo: il trio, residente in Val di Magra, era ben attrezzato con oggetti da scasso, giubbotto e tesserino da operatore falsificato e viaggiavano a bordo di una potente auto, utilizzata per sfuggire agli inseguimenti, intestata a uno di loro.
Per i militari non è stato semplice fermarli, a causa dell’auto potente su cui viaggiavano e un autista che non ha voluto darsi per vinto fino all’ultimo: una volta immobilizzati hanno provato a dimenarsi per scappare ma non ci sono riusciti.
L’operazione si è conclusa all’aperto, davanti a diversi passanti, ma i Carabinieri sono riusciti comunque a fare in modo che nessun cittadino venisse coinvolto durante il fermo dei soggetti. Nell’auto erano presenti anche orologi, denaro e altri beni su cui non hanno fornito informazioni e la targa dell’auto era contraffatta.
Tutto il materiale, nonché la potente auto, sono stati sequestrati e gli interessati, in concorso tra loro, sono stati tutti denunciati per la ricettazione dei preziosi e del denaro, per l’uso delle targhe false e per il possesso degli arnesi per scassinare porte, finestre e blindature.
