Dopo aver concluso gli ultimi lavori propedeutici all’avvio del cantiere di restauro, Andrea Bulgarella ha firmato stamattina nella sala consiliare di Palazzo Roderio la convenzione urbanistica col comune di Sarzana necessaria all’ormai prossimo avvio dei lavori.
L’edificio è in stato di abbandono dal 1983. Sarà interamente riqualificato secondo un progetto, rispettoso di tutti i vincoli storico-artistici della struttura e del parco. Lo scopo degli interventi è la trasformazione del complesso in un immobile a destinazione turistico-ricettiva e, nello specifico, la realizzazione di un resort, capace di attirare clientela internazionale. È prevista anche la realizzazione di un parcheggio con posti auto pubblici e privati. Il progetto prevede 92 camere tra standard, junior suite e suite su due piani (terra e primo piano), con un ristorante panoramico. La conclusione dei lavori è prevista per Pasqua 2025.
“Un altro passo verso la concreta realizzazione di un futuro diverso per Marinella e per Sarzana – ha dichiarato il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli – Sarzana ha subito, dagli anni ’80, un lungo periodo di abbandoni di patrimoni identitari della città, e la Colonia è uno di questi. Sin da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato per garantire a Sarzana quello sviluppo che le era stato negato fino ad oggi”.
“Dobbiamo innanzitutto ringraziare la Regione Liguria, nella persona del presidente Toti, per la sensibilità dimostrata verso il progetto e per la rapidità di esecuzione in tutte le fasi di questa nostra iniziativa – aveva affermato, a dicembre scorso nell’occasione della presentazione del progetto, il direttore generale del Gruppo Bulgarella Ray Lo Faso – dobbiamo ulteriormente ringraziare il Comune di Sarzana nella persona del Sindaco Cristina Ponzanelli, che fin dal primo giorno del nostro interesse al bene ci ha supportato e ci ha spinto a proseguire nell’investimento. Il Gruppo Bulgarella è specializzato nel recupero e nella trasformazione di beni tutelati o di interesse storico ed architettonico in strutture alberghiere “uniche”, basti pensare che 16 delle nostre strutture rientrano in questa casistica. Anche questa volta l’architetto Cosentino si è mosso nel massimo rispetto della storia dell’immobile e del territorio. Ampio spazio e opportuno risalto verrà dato ad Olivetti il quale ha rappresentato uno dei livelli più audaci e lungimiranti dell’imprenditoria italiana”.