L’attenzione della Guardia di Finanza sui prezzi del carburante è iniziata da marzo 2022, in concomitanza con l’inizio della crisi energetica. Le Fiamme Gialle a livello nazionale hanno dato disposizione per implementare il controllo sugli impianti di distribuzione stradale di carburante e dei depositi commerciali.
In particolare si sono dedicati al controllo dell’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa, alla regolare comunicazione dei prezzi e alla corretta esposizione al pubblico di questi ultimi.
La Guardia di Finanza, con una nota, specifica: “Nel corso del 2022, sono stati eseguiti 5.187 interventi della specie, anche grazie a uno specifico piano d’azione, su scala nazionale, denominato “Prezzi carburanti”, contestando 2.809 violazioni alla disciplina prezzi. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al Ministero”.
E ancora: “In previsione della fine dell’anno, il Ministro dell’economia e delle finanze ha dato incarico al Corpo di intensificare i controlli in tema di prezzi carburanti, avendo particolare riguardo alla rete di distribuzione autostradale e a contesti territoriali sensibili, in ragione del ripristino delle ordinarie aliquote accise e della concomitante intensificazione del traffico veicolare.
Inoltre specifica che l’attività di controllo proseguirà anche nel 2023 per calmierare l’aumento dei prezzi.