Abuso di sostanze, eccesso di alcol, guida in stato di ebbrezza: non sono solo comportamenti che fanno male a se stessi, ma fanno male anche agli altri. Una lezione forte, toccante, per i giovani studenti lericini che, al teatro Astoria, hanno partecipato a un incontro con la Fondazione Ema – Pesciolino Rosso.
Un’organizzazione fondata da Giampietro Ghidini, un padre che ha perso un figlio in un incidente d’auto, provocato dall’unica pastiglia di ecstasy. Dopo l’evento tragico del 2013 il genitore ha deciso di incontrare giovani e famiglie per fare divulgazione sui rischi che conseguono l’assunzione di stupefacenti.
Ecco perché è rientrato in uno degli incontri del Progetto Legalità, promosso dall’assessorato lericino, la Prefettura della Spezia e dall’Ufficio Scolastico Regionale.
“Un incontro toccante, intenso che ha scosso ed emozionato i nostri ragazzi” spiega Laura Toracca, assessore all’istruzione che continua: “I ragazzi sono entrati in teatro con uno stato d’animo e molti di loro sono usciti arricchiti. Hanno fatto molte domande puntuali e precise e alla fine ci sono stati molti abbracci con papà Giampietro che da uomo d’affari è diventato ambasciatore di un messaggio universale: la droga fa male e non fa male solo a chi la usa”.
Al termine dell’intervento di Ghidini, il comandante dei Carabinieri di Lerici Massimo Censini, accompagnato dal Maresciallo Iodice, hanno descritto ai ragazzi quali possono essere le conseguenze penali e amministrative che scaturiscono dallo spaccio di sostanze, piuttosto che dai danni a cose e persone che si possono provocare quando si è in stato di ebrezza