A rischio la maxi commessa militare che Leonardo, e in particolare la controllata OTO Melara, sembrava aver chiuso con il Brasile per la fornitura di 98 mezzi blindati Centauro II, veicoli di ultima generazione che stanno anche per entrare in linea con l’Esercito Italiano.
La commessa non ha superato l’esame del Tribunale federale di Brasilia ed è stata bloccata: l’accordo da 4,9 miliardi di real, moneta brasiliana, pari a 900 milioni di euro, rischia di saltare.
Il consorzio CIO doveva firmare il contratto entro il 5 dicembre, e fornire due esemplari di Centauro entro sei mesi, il tutto per una prima fornitura di 98 blindati, con un potenziale fino a 220 blindati, per un tutale di 2 miliardi di euro.

A bloccare tutto è stato un provvedimento cautelare relativo alle procedure contrattuali. Tutto è dovuto ad una procedura, definita di tipo “popolare” presentato dell’avvocato Charlles Capella de Abreu, presentata al Tribunale regionale federale della regione . Secondo l’esposto: “Il suddetto acquisto rappresenta una vera violazione della moralità pubblica“.
Il tutto si configura come uno scontro politico sulle spese militari del paese dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali che è stato vinto con uno stretto margine da Luiz Inácio Lula da Silva, tornato al potere dopo più di 10 anni. Molti contratti, accordi e patti presi dal presidente uscente Jair Bolsonaro e dal suo governo, passeranno così sotto l’esame del nuovo esecutivo. La decisione di stoppare l’appetitosa commessa militare dell’esercito potrebbe quindi rientrare in una precisa strategia di cambio delle politiche industriali e della difesa.
La commessa con il Brasile era stata evidenziata come un importante trampolino per le aziende italiane del settore. Secondo l’Ambasciatore d’Italia Francesco Azzarello questa era una conferma della qualità della cooperazione bilaterale nel settore militare, che dura da quarant’anni, con notevoli investimenti in Brasile.
La commessa per i blindati Centauro 2 all’Esercito brasiliano era arrivata battendo la concorrenza del Lav 700 prodotto dalla canadese General Dynamics Land Systems in collaborazione con la società franco-belga John Cockerill e dell’St1-Br del gruppo cinese North Industries (Norinco).