I giochi sono ancora aperti per il “Terzo Polo” sarzanese. Nessuna prechiusura al candidato sindaco Renzo Guccinelli, ma aleggia un po’ di titubanza tra i principali esponenti di Italia Viva e di Azione.
La linea che fin ora hanno seguito gli esponenti dei due partiti, promessi sposi a livello nazionale all’interno del “Terzo Polo”, è la cautela: non ci sono stati particolari prese di posizione, ma i partiti stanno sondando il terreno per capire come muoversi. La linea che sembra possa emergere sembra quella del sostegno al candidato sindaco che vorrebbe riunire il centrosinistra, a meno di particolari colpi di scena che però non sono esclusi né smentiti.
Lo scenario per un altro candidato sindaco sembra comunque difficile da costruire: con la sindaca uscente Cristina Ponzanelli che punta al secondo mandato, l’ex assessore regionale del PD Renzo Guccinelli che sta cercando di riunire il centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle che correrà da solo, un quarto candidato appare difficile da trovare e da lanciare in campagna elettorale.
È poi nota la vicinanza tra Renzo Guccinelli e Raffaella Paita: già assessori regionali insieme nell’ultima Giunta Burlando, non è passata inosservata agli addetti ai lavori la presenza dell’ex sindaco sarzanese all’ultima presentazione genovese del libro di Matteo Renzi di novembre.
Per questo motivo la scelta di Italia Viva sembra essere più netta a favore di Guccinelli, al netto di qualche presa di posizione a favore dell’operato di Cristina Ponzanelli nel passato. Azione invece, che sta costruendo la sua lista e il lavoro sul territorio essendosi da poco affacciata alla politica sarzanese, da partito dichiaratamente liberale e liberista, guarda con più dubbi a sostenere un politico che ha costruito la sua carriera da più di cinquant’anni partendo dal PCI. Stando a diverse indiscrezioni, comunque, la volontà è quella di trovare una quadra e Azione potrà quindi dare man forte ad Italia Viva e al principale sfidante della candidata sindaca del centrodestra.
Nonostante la vicinanza al futuro centrosinistra, il partito di Calenda ha comunque manifestato più volte diversi mal di pancia per alcune prese di posizione prese in corso di costruzione della coalizione.