Capita sempre più spesso che le passeggiate con i nostri amici a quattro zampe siano disturbate dalla presenza insidiosa di bocconi o carcasse avvelenate; questi, oltre ad essere un pericolo per la vita degli animali, costituiscono anche un grave danno per l’ambiente, perché le esche possono contaminare acqua e terreni, modificando gli ecosistemi.
Sono queste le pericolose conseguenze dell’attività illegale del bracconaggio, che ancora troppo spesso viene praticata pensando di difendere il bestiame dagli attacchi di predatori notturni o anche solo per sbarazzarsi degli animali domestici del vicinato.
Proprio per contrastare questa pratica subdola e pericolosa sono state costituite Unità Cinofile Antiveleno, vere e proprie “squadre a sei zampe“, formate da un cane addestrato e da un membro delle forze dell’ordine tra cui i Carabinieri, gli Enti parco, la Polizia provinciale o il Nucleo Regionale di vigilanza.
Fondamentale è anche il contributo che ognuno di noi è tenuto a dare per contribuire alla lotta anti-bracconaggio: se si avvista un boccone sospetto, innanzitutto bisogna ricordare di non toccare nulla perché potrebbe essere pericoloso; è importante poi chiamare il 112, i Carabinieri Forestali della zona, il Nucleo di Vigilanza o la Asl locale. Per segnalazioni è disponibile anche un indirizzo e-mail: vigilanza.faunistica@regione.liguria.it